Autrice: (Emi)Lia Venturato
Per presentare e poi far giocare i bambini con i simboli = e <>
Per presentare ai bambini i simboli di maggiore/minore e di uguale ho costruito con i cartoncini e con i fermacampioni degli strumenti.
Ho costruito con il cartoncino e dei ferma-campioni uno strumento da usare alla lavagna. Con l’ausilio di figurine e gommapane (per attaccare tutto quanto alla lavagna o ad una superficie verticale) gioco con i bambini a confrontare la quantità di destra con quella di sinistra e sistemare il segno giusto. Le figurine che vedete nelle foto le ho ereditate dal maestro Luigi Lo Scalzo, che ancora ringrazio per l’aiuto datomi nel primo anno di insegnamento.
Un altro strumento (preparato in più copie) mi serve invece per far giocare i bambini in coppia o in piccolo gruppo usando le carte da gioco (a cui tolgo le figure).
La forza delle carte, secondo me, è quella di avere sia le quantità che le cifre (ogni bambino trova infatti quello che più gli serve; qualcuno usa ancora la quantità, altri guardano ormai solo le cifre, ma vedendoli giocare risultano tutti alla pari).
L’altra caratteristica importante è quella di poter essere lette in entrambi i versi. Lavorando con questo strumento il bambino che lavora ha un punto di vista diverso da quello dei bambini di fronte a lui; entrambe sono però matematicamente equivalenti e corrette. Sul quaderno ognuno di loro riporta ciò che vede. Qualcuno scriverà 5<9 qualcun altro invece 9>5.
Questo serve a far capire loro che non esiste un simbolo che si chiama ‘maggiore’ e uno che si chiama ‘minore’ ma che è lo stesso simbolo che si legge da entrambi i versi. Far credere che siano due simboli è uno dei misconcetti matematici da evitare fortemente. In italiano si legge da sinistra a destra, in ‘matematichese’ non esiste un verso di lettura. È importante che questo sia chiaro fin dalla prima classe.
9>5
posso leggerlo da sinistra a destra ‘9 è maggiore di 5’, oppure da destra a sinistra ‘5 è minore di 9’.
È importante lasciarli liberi di leggere come preferiscono, l’importante è che capiscano il concetto e che dicano cose corrette, senza forzarli nel verso.
Descrizioni, a mio parere, corrette di questa disuguaglianza possono essere:
* il cinque è minore del 9
* il nove è maggiore del 5
* il più piccolo è il 5
* il più grande è il 9
o forme verbali simili.
L’importante è che non si blocchino nel voler ricordare qual è il simbolo di maggiore e quale di minore, visto che non ne esistono due diversi ma uno solo.