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Due frasi

Autore: maestro Luca Randazzo

Due frasi

La segmentazione del flusso sonoro è un bel problema quando si impara a scrivere. Ci sono da distinguere le parole, poi i singoli fonemi… e non finisce qui: bisogna perfino capire quando termina una frase e ne inizia una successiva. Ovviamente per riuscirci bisogna che i bambini si impadroniscano, anche in modo inconsapevole, delle funzioni della punteggiatura: la segmentazione logica (che prelude alla sintassi) e l’intonazione durante la lettura.

Autocorrezione di due frasi

Tanti paroloni didattici, ma alla fine come si fa? Non lo so, ovviamente. Però mi sono messo in testa e ho sperimentato con successo che esercitarsi sulla doppia frase sia un esercizio molto utile. In questo modo bisogna fare lo sforzo di dare senso a quel che si legge cercando risposta alle domande: quali sono le due informazioni di questo testo? Dove termina la prima e inizia la seconda?

Ecco quindi un esercizio autocorrettivo che fa al caso nostro. Con una moletta e semplici strisce ci si può esercitare a lungo.

STRUMENTO – DUE FRASI

ISTRUZIONI E LICENZA

Taboo

Autrice: maestra Chiara Mantegazza

Si tratta di una semplificazione del classico gioco Taboo, ai miei alunni piace molto. Ho pensato di introdurre questo gioco sia per il rinforzo del lessico specifico delle discipline e in genere delle nuove parole introdotte durante le attività, sia per allenare i bambini a spiegare in modo comprensibile e a comprendere, ascoltando bene gli indizi.

Le parole si aggiungono progressivamente, lo possono fare i bambini stessi, volendo.  Per questo ho preferito scriverle a mano su cartoncini. 

Spesso si tratta di parole che hanno tutta una storia all’interno della classe (come CALLIPIGIA nella nostra classe!), mentre magari in un’altra non verrebbero capite.

Scrivo e disegno – analisi grammaticale

Autrice: maestra Chiara Mantegazza

Questo strumento autocorrettivo propone frasi di cui fare l’analisi grammaticale, sia con l’abbinamento ai simboli della Psicogrammatica Montessori, sia con la classica analisi delle parti del discorso.

Lo strumento è inclusivo, perchè può essere eventualmente utilizzato solo con i simboli; inoltre si può decidere se lasciare o meno a disposizione dei bambini degli strumenti come la Striscia dell’Analisi Grammaticale o le mappe delle parti del discorso.

In questo set, ho inserito solo VERBI AL MODO INDICATIVO. Nell’analisi, ho fatto delle scelte: non indicare CONCRETO ma solo ASTRATTO in caso il nome lo fosse, sottolineare il verbo se è composto da più parole (ausiliare), sottolineare le parti da considerare insieme per analizzare i gradi dell’aggettivo,…

Mi scuso per gli errori o imprecisioni che posso aver fatto nell’analisi, non sempre così semplice (condivido con i bambini il fatto che l’attribuzione ad alcune categorie possa essere difficile o discutibile…)

Schedario di lettura

Autore: maestro Luca Randazzo

Schedario autocorrettivo di lettura

Lo schedario è un oggetto importante da avere, un po’ come il portaombrelli per gli ospiti. Poi magari non lo usa nessuno, ma almeno si fa bella figura.

Dei giochi di lettura che ho in funzione in classe è decisamente quello meno utilizzato, ma per completezza mi sembra importante averlo a disposizione: ci sono alcuni bambini e alcune bambine più metodiche che desiderano avere degli esercizi in sequenza, che possano controllare con calma.

Ecco quindi lo schedario autocorrettivo di lettura costruito con la tecnica del cloze, cioè della parola mancante da trovare in un testo per completarne il senso.

Le schede vanno copiate sul controllo e poi corrette con l’apposito controllo.

Istruzioni e licenza di rilascio sono qui: ISTRUZIONI E LICENZA

SCHEDE C1 (cloze di una parola su frase semplice in stampato maiuscolo)

SCHEDE C2 (cloze di due parole su testi di due frasi in stampato minuscolo)

Dettati da incubo: parole stregate

Autrice: maestra Chiara Mantegazza

Focalizziamo l’attenzione su alcune difficoltà ortografiche con un esercizio reso un po’ più piacevole dalla modalità: due bambini a turno assumono il ruolo del maestro e dettano una parola “stregata”, difficile, al compagno, che la scrive su una lavagnetta. 

In costruzione anche le “Frasi stregate”, che consentono di introdurre l’uso dell’H, monosillabi accentati e non, apostrofo, …

Questo strumento ha come scopo il rinforzo dell’ortografia, in particolare delle difficoltà ortografiche: CE/GE – CIE/GIE; SCE–SCIE; CU/QU/CQU/QQ; LI/GLI; NI/GN/GNI; doppie, ZIA/ZIO/ZIE, accento.

Ma l’accento dove va?

Autrice: maestra Chiara Mantegazza

Strumento creato per la classe quarta: ormai molte difficoltà ortografiche sono superate, ma alcune ancora permangono, come gli accenti e soprattutto i monosillabi accentati. Questo strumento è stato creato con lo scopo di far esercitare gli alunni nella scrittura di parole, monosillabe e plurisillabe, con e senza accento sull’ultima sillaba.

Le carte dell’apostrofo

Autrice: maestra Chiara Mantegazza

L’obiettivo di questo strumento è il rinforzo dell’utilizzo dell’apostrofo.

Con queste tessere possono essere proposte due attività alternative:

  • da solo, il bambino legge una tessera, ricopia le parole dividendole, se occorre, con l’apostrofo; controlla con l’autocorrezione sul retro.
  • a coppie, a turno si pesca una tessera, la si detta al compagno che la divide in due parole, se occorre con l’apostrofo; si controlla con l’autocorrezione sul retro.

Ordine alfabetico

autrice: maestra Valentina Guerrieri

Ordine alfabetico

Ecco delle schede per imparare a disporre le parole in ordine alfabetico. Si tratta di un materiale autocorrettivo. I bambini hanno bisogno di un pennarello per scrivere il numero nel quadratino e poi girare la scheda per controllare il lavoro.

Solo nelle prime è presente la striscia alfabetica in modo da facilitare l’esercizio anche quando si presentano nel gruppo parole con la prima o seconda lettera uguale.

Tè di parole

autore e autrice: maestra Simona Ristori, maestro Luca Randazzo

Siamo nei primi mesi di scuola. Bambini e bambine, ognuno con i suoi tempi, ognuno con più o meno bisogno di esercizio, scoprono la magia del dare senso alle prime parole.

il tè di parole

A questo punto io sentivo il bisogno di un esercizio meccanico che permettesse il consolidamento del meccanismo mentale dell’unione sillabica, quella che da MA + RE fa apparire il mare, quello in cui ci si è tuffati fino a poche settimane prima.

Ecco quindi che ho adattato uno strumento della maestra Simona Ristori, sostituendo tutte le immagini con quelle prese dal sito midisegni.it che non finiremo mai di ringraziare per averci concesso gratuitamente di poter utilizzare il loro lavoro.



La guerra delle doppie

Autrice: Gaia (8 anni)

Insegnanti di riferimento: Anna Galasso, Jessica Fiori e Rita Di Ianni

(In foto la versione artigianale creata da Gaia)

Il gioco è composto da due griglie grandi e due più piccole a doppia entrata (con numeri e lettere), 4 fogli con 10 parole in gioco (in questo caso si lavora sulle doppie).

Ogni giocatore sceglie uno dei 4 fogli e individua le cinque parole con cui vuol giocare, le scrive nella griglia grande e consegna al giocatore B il foglio scelto.

Il giocatore B farà altrettanto.

La guerra delle doppie ha così inizio, seguendo le regole della classica battaglia navale.

Quando una lettera viene indovinata si scrive nella griglia piccola; se è la parola ad essere indovinata (o intuita) si cancella dalla schedina.

Vince chi per primo individua tutte e cinque le parole dell’avversario.

Stampare il file pdf ‘La guerra delle doppie’, scrivere le parole con cui si intende giocare sui fogli e plastificare.

Qui le parole scelte da Gaia:

Buon divertimento!