Archivi categoria: numero

Le carte di Leonardo (fino al 100)

(Fibonacci o Pisano… che dir si voglia)

Autrice: Maestra (Emi)Lia Venturato

Gioco per il consolidamento delle quantità da 1 a 100

Il lavoro segue il percorso iniziato con le Carte di Bubal e le Carte di Leonardo, strumenti utilizzati l’anno precedente.

Il file pdf per stampare le carte, che contiene anche le istruzioni per costruire ed usare il gioco, lo trovate qui.

La correzione si fa confrontando i risultati e dialogando insieme.

Incastri di numeri

Autrici: maestre Rita di Ianni, Clelia Bargagli Stoffi, Jessica Fiori ed (Emi)Lia Venturato

Per consolidare la successione numerica da 0 a 100

Durante un incontro di formazione sul piano di lavoro e la classe cooperativa ci è stato dato come compito l’ideazione di uno strumento nuovo che permettesse di lavorare sulla linea dei numeri.

La maggior parte di noi insegna quest’anno in una seconda e ci è venuta voglia di confrontarci con i numeri fino a 100.

Così è nato il gioco degli ‘incastri di numeri’.

Una coppia o due piccole squadre si suddividono i numeri e provano a costruire le sequenze lasciando posto ai numeri mancanti. La sovrapposizione dei ‘serpenti di numeri’ che vengono fuori fornirà un controllo.

Interessante sarà osservare e condividere con la classe le differenti strategie messe in atto dai bambini per velocizzare il lavoro.

Le strisce le abbiamo realizzate tagliando un tappetino gommato già dotato di quadrettatura.

Scarica qui il file per le istruzioni, la licenza e i numeri da stampare e plastificare.

“Care” le mie parole

Autrice: maestra Lisa Salvetti e (Emi)Lia Venturato

Un gioco per calcolare il “valore” delle parole, come se le lettere si potessero comprare

Le parole e la matematica possono avere qualcosa in comune? Certo che sì!

Care le mie parole

Questo gioco mette in comunicazione le lettere e il calcolo. Si tratta di un’idea semplicissima: creare il prezzo delle parole conoscendo il valore di ogni lettera. Lo scopo è ovviamente il calcolo, ma può anche aiutare a ragionare sulla frequenza delle diverse lettere all’interno delle parole.

Scelta una categoria di parole, ogni giocatore ne sceglie una. Vince chi riesce a trovare la parola più costosa.

Una versione senza decimali, per i bambini più piccoli la potete trovare qui

Gioco dell’oca – matematico – livello avanzato

Autrice: maestra (Emi)Lia Venturato

Un gioco dell’oca in cui si va avanti rispondendo a domande matematiche

Questo strumento è nato come gioco dell’oca, poi, come potete leggere in fondo all’articolo, si è trasformato ed è diventato un gioco di carte. Continua la lettura di Gioco dell’oca – matematico – livello avanzato

Gioco dell’oca – matematico – livello base

Autrice: maestra (Emi)Lia Venturato

Un gioco dell’oca in cui si va avanti rispondendo a domande matematiche

Questo strumento è nato come gioco dell’oca, poi, come potete leggere in fondo all’articolo, si è trasformato ed è diventato un gioco di carte.

I bambini, in gruppi di 4-6 per tavolo vengono dotati di:

  • un gioco dell’oca
  • segnaposto
  • un dado
  • un mazzo di carte (lettura quantità, addizioni, sottrazioni, problemi, trova l’errore, doppie, suoni duri e dolci, ecc.)

Continua la lettura di Gioco dell’oca – matematico – livello base

Lo schedario autocorrettivo: maggiore/minore

Autrice: maestra (Emi)Lia Venturato

Strumento per esercitarsi sul confronto di due numeri.

Nel file trovate le schede e e, di seguito, le schede con i risultati.

Ogni bambino autonomamente prenderà una scheda plastificata, scriverà sul quaderno ‘SCHEDA N. …’, scriverà la coppia di numeri e cerchierà quello maggiore o minore (a seconda della consegna). Prenderà poi la scheda con le soluzioni per verificare il proprio lavoro.

Io ho stampato le schede in modalità: 4 pagine per foglio. Così vengono delle schedine in formato A6 che mi sembrano comode da usare. Ho poi incollato sul margine superiore una stella filante colorata, prima di plastificarle, per renderle più belle.

In fondo al file delle schede trovate anche una tabella riassuntiva da tenere aggiornata da ogni bambino. Quando il bambino prende la scheda da fare segna con una x di averla presa. Poi segna nella colonna accanto la valutazione che si è dato (con le faccine). Se la scheda è stata svolta correttamente, bene! Altrimenti, a distanza di tempo il bambino può riprenderla e provare a farla di nuovo, annotando il nuovo risultato sulla propria tabella riassuntiva.

Qui sotto trovate i file con le schede:

Maggiore_domande

Maggiore_risposte

Minore_domande

Minore_risposte

Io leggo… tu scrivi – le cifre

Autrici: maestre (Emi)Lia Venturato e Gilda Manenti

Gioco da fare a coppie, o in piccolo gruppo, per imparare a leggere le cifre e a scriverle (nel verso corretto) sentendone dire il nome.

Spesso i bambini sbagliano a scrivere la cifra o, più spesso, la scrivono rovesciata. Con questo gioco conto di aiutarli a correggere questi errori.

Un bambino legge, l’altro scrive; insieme si corregge.

Il file pdf per stampare le carte con le cifre da 0 a 9, che contiene anche le istruzioni per costruire ed usare il gioco, lo trovate qui.

Quello con i numeri da 0 a 19 invece qui.

Per quello con i numeri da 1 a 100 abbiamo inserito anche la scrittura in lettere; quindi chi scrive deve farlo sia con le cifre che con le lettere. Scarica qui il file.

Le carte di Leonardo

(Fibonacci o Pisano… che dir si voglia)

Autrice: maestra (Emi)Lia Venturato

Gioco per il consolidamento delle quantità da 1 a 20

Gioco da fare a coppie o piccoli gruppi, nell’ambito del lavoro che parte da ‘La grande invenzione di Bubal’ di Anna Cerasoli per arrivare al contributo di Leonardo con la diffusione in Italia ed Europa dei numeri indoarabici.

Prima di giocare quindi è consigliabile leggere il libro della Cerasoli, far giocare i bambini con le carte di Bubal e introdurre la figura di Leonardo Fibonacci raccontando la sua storia e cosa ci ha regalato.

Questo gioco ricalca quello delle carte di Bubal proprio per far toccare con mano la differenza tra i numeri che contengono la quantità e quelli più astratti che usiamo comunemente.
Può essere usato anche come attività individuale ma perde un po’ il gusto del gioco.
In un secondo momento potrebbe diventare un memory da giocare mescolando le carte di Leonardo a quelle di Bubal.

Il file pdf per stampare le carte, che contiene anche le istruzioni per costruire ed usare il gioco, lo trovate qui.

La correzione viene fatta per confronto con i compagni, per condivisione dei risultati.

Le carte di Bubal

Autrice: maestra (Emi)Lia Venturato

Gioco per il consolidamento delle quantità da 1 a 20

Il lavoro comincia con la lettura alla classe di ‘La grande invenzione di Bubal’ di Anna Cerasoli, ottimo libro dai grandi spunti!

Cercavo un sistema per far lavorare i bambini con le quantità e con l’uso delle proprie mani che non fosse solo il contare quantità richieste da me. Volevo inoltre spingerli a collaborare e quindi a giocare insieme.

Il libro di Bubal permette di ragionare sull’importanza del contare ma anche di avere cifre semplici da scrivere, semplici da leggere e comprensibili ad altri per poter ricordare e comunicare le quantità.

Con Bubal si fa esercizio sull’uso delle mani e si imparano a conoscere (inconsapevolmente) dei numeri molto simili a quelli romani, che tengono al proprio interno il concetto di quantità, a differenza delle cifre indo-arabiche.

Il lavoro si inserisce in uno più esteso che parte dal libro della Cerasoli e si arricchisce di contenuti passando dalla figura di Leonardo Fibonacci,  con il suo grande contributo dovuto all’aver portato in Italia e in Europa i numeri indoarabici.

Questa attività con i numeri di Bubal è la prima fase. La seconda sarà giocare con i numeri di Leonardo (nonché del nostro mondo), molto più astratti ma incredibilmente più utili per le grandi quantità.

In questa fase i bambini sono chiamati a giocare con numeri che corrispondono alle proprie dita e mani, svincolati dalle cifre che usiamo comunemente. Credo che serva, soprattutto a quei bambini che hanno da familiarizzare ancora con le quantità e non sono pronti per passare alla sintesi indoarabica.

Bubal ci fa familiarizzare anche con la decina. Tutte quelle mani disegnate sul muro (sì… certamente dovete leggere il libro, se non lo avete già fatto) ci spingono a contare velocemente per dieci (dieci, due volte dieci, tre volte dieci, quattro volte dieci…).
I numeri usati dagli uomini, tanto tempo fa, erano proprio simili a quelli usati da Bubal. I numeri grandi venivano raggruppati di cinque in cinque… in modo molto simile a quanto fatto con i numeri piccoli. Non mi addentrerò nel dettaglio dei numeri romani, ma penso non faccia male accennare alla somiglianza con essi. In qualche modo, imparando la matematica insieme… stiamo, velocemente, ripercorrendo la storia dei numeri!

Le carte di Bubal durante il giocoIl file pdf per stampare le carte, che contiene anche le istruzioni per costruire ed usare il gioco, lo trovate qui.

La correzione viene fatta per confronto con i compagni.

Confronta-quantità

Autrice: (Emi)Lia Venturato

Per presentare e poi far giocare i bambini con i simboli = e <>

Per presentare ai bambini i simboli di maggiore/minore e di uguale ho costruito con i cartoncini e con i fermacampioni degli strumenti.

Ho costruito con il cartoncino e dei ferma-campioni uno strumento da usare alla lavagna. Con l’ausilio di figurine e gommapane (per attaccare tutto quanto alla lavagna o ad una superficie verticale) gioco con i bambini a confrontare la quantità di destra con quella di sinistra e sistemare il segno giusto. Le figurine che vedete nelle foto le ho ereditate dal maestro Luigi Lo Scalzo, che ancora ringrazio per l’aiuto datomi nel primo anno di insegnamento.

Un altro strumento (preparato in più copie) mi serve invece per far giocare i bambini in coppia o in piccolo gruppo usando le carte da gioco (a cui tolgo le figure).

La forza delle carte, secondo me, è quella di avere sia le quantità che le cifre (ogni bambino trova infatti quello che più gli serve; qualcuno usa ancora la quantità, altri guardano ormai solo le cifre, ma vedendoli giocare risultano tutti alla pari).
L’altra caratteristica importante è quella di poter essere lette in entrambi i versi. Lavorando con questo strumento il bambino che lavora ha un punto di vista diverso da quello dei bambini di fronte a lui; entrambe sono però matematicamente equivalenti e corrette. Sul quaderno ognuno di loro riporta ciò che vede. Qualcuno scriverà 5<9 qualcun altro invece 9>5.

Questo serve a far capire loro che non esiste un simbolo che si chiama ‘maggiore’ e uno che si chiama ‘minore’ ma che è lo stesso simbolo che si legge da entrambi i versi. Far credere che siano due simboli è uno dei misconcetti matematici da evitare fortemente. In italiano si legge da sinistra a destra, in ‘matematichese’ non esiste un verso di lettura. È importante che questo sia chiaro fin dalla prima classe.

9>5

posso leggerlo da sinistra a destra ‘9 è maggiore di 5’, oppure da destra a sinistra ‘5 è minore di 9’.

È importante lasciarli liberi di leggere come preferiscono, l’importante è che capiscano il concetto e che dicano cose corrette, senza forzarli nel verso.

Descrizioni, a mio parere, corrette di questa disuguaglianza possono essere:
* il cinque è minore del 9
* il nove è maggiore del 5
* il più piccolo è il 5
* il più grande è il 9
o forme verbali simili.
L’importante è che non si blocchino nel voler ricordare qual è il simbolo di maggiore e quale di minore, visto che non ne esistono due diversi ma uno solo.