Autrice: maestra (Emi)Lia Venturato
Imparare i nomi dei capoluoghi d’Italia e anche dove si trovano.
Ebbene sì, la geografia è anche un po’ mnemonica, questa era la parte che, quando andavo a scuola come alunna, non me la faceva piacere.
Che poi la memoria si possa esercitare in modi diversi è fortunatamente vero, ma l’ho capito un po’ tardi.
Ricordo di aver imparato i nomi dei capoluoghi italiani, suddivisi per regione, quando ero alle elementari. Li ho imparati da elenchi in ordine alfabetico, ripetendoli innumerevoli volte con il risultato, a lungo termine, di non ricordarli affatto.
La memoria per me è un problema, l’ammetto serenamente e sono nel cuore di quelle bambine e quei bambini che faticano a ricordare.
Con la mappa aperta davanti va già un po’ meglio ma ancora oggi, grande e addirittura maestra, mi sbaglio su alcuni capoluoghi, fatico proprio a ricordarmi dove si trovino.
In un epoca in cui si viaggia da un punto all’altro del pianeta, con pochissime difficoltà rispetto al passato, mi trovo spesso a confrontarmi con mio figlio che, come me, faticava a ricordare queste cose. Adesso che è adulto mi snocciola serenamente una geografia vissuta, conosciuta grazie a viaggi, incontri di persone, di culture, ecc. In molti posti c’è stato, molti altri li ricorda per confronto con questi, sa dove sono, con quali altre regioni confinano, che clima c’è, cosa ci si può mangiare di buono, che sistema politico hanno… insomma: una bellezza!
I viaggi che fanno i nostri bambini sono una ricchezza per loro e per tutta la classe. Così come le idee, anche le esperienze raccontate diventano patrimonio della classe. E allora raccontiamoci i luoghi, condividiamo e costruiamo grazie alle mappe un sapere più profondo.
Poi però può essere utile riprendere anche il gioco mnemonico e provare a sfidarsi per vedere se ci ricordiamo davvero dove sia ‘Isernia’. Ho preso questa città perché nella mia mente (chissà perché) si è sempre agganciata ad idee di nord Italia… e invece proprio no… si trova in Molise. Dovrò andarci, così da non dimenticarlo più.
Questo strumento permette di unire il gioco mnemonico all’osservazione delle mappe e all’esercizio descrittivo.
Spero che possa aiutare divertendo.
Il file per costruire lo strumento lo trovate qui.