Gioco dell’oca – matematico – livello base

Autrice: maestra (Emi)Lia Venturato

Un gioco dell’oca in cui si va avanti rispondendo a domande matematiche

Questo strumento è nato come gioco dell’oca, poi, come potete leggere in fondo all’articolo, si è trasformato ed è diventato un gioco di carte.

I bambini, in gruppi di 4-6 per tavolo vengono dotati di:

  • un gioco dell’oca
  • segnaposto
  • un dado
  • un mazzo di carte (lettura quantità, addizioni, sottrazioni, problemi, trova l’errore, doppie, suoni duri e dolci, ecc.)

Continua la lettura di Gioco dell’oca – matematico – livello base

Lo schedario autocorrettivo: maggiore/minore

Autrice: maestra (Emi)Lia Venturato

Strumento per esercitarsi sul confronto di due numeri.

Nel file trovate le schede e e, di seguito, le schede con i risultati.

Ogni bambino autonomamente prenderà una scheda plastificata, scriverà sul quaderno ‘SCHEDA N. …’, scriverà la coppia di numeri e cerchierà quello maggiore o minore (a seconda della consegna). Prenderà poi la scheda con le soluzioni per verificare il proprio lavoro.

Io ho stampato le schede in modalità: 4 pagine per foglio. Così vengono delle schedine in formato A6 che mi sembrano comode da usare. Ho poi incollato sul margine superiore una stella filante colorata, prima di plastificarle, per renderle più belle.

In fondo al file delle schede trovate anche una tabella riassuntiva da tenere aggiornata da ogni bambino. Quando il bambino prende la scheda da fare segna con una x di averla presa. Poi segna nella colonna accanto la valutazione che si è dato (con le faccine). Se la scheda è stata svolta correttamente, bene! Altrimenti, a distanza di tempo il bambino può riprenderla e provare a farla di nuovo, annotando il nuovo risultato sulla propria tabella riassuntiva.

Qui sotto trovate i file con le schede:

Maggiore_domande

Maggiore_risposte

Minore_domande

Minore_risposte

La timbratrice

Autrice: maestra Eleonora Biddle

Cosa potremmo fare con questi timbri? Questo strumento è nato proprio così! A ideare e costruire gli elementi mancanti del gioco ci ha pensato un piccolo gruppo di bambine e bambini nel corso della classe prima. Si tratta di uno strumento molto semplice, ma utile e apprezzato dalla classe.

Il gioco richiede tre partecipanti, ognuno dei quali assume un ruolo diverso: PENSATORE (colui o colei che pensa la parola), SCRITTORE (colui o colei che scrive la parola con i timbri su di un foglio bianco) e CONTROLLORE (colui o colei che controlla che la parola sia scritta correttamente). I ruoli vengono cambiati a turnazione dopo cinque parole. Una possibile evoluzione potrebbe essere quella di utilizzare le parole come stimolo creativo per la formulazione di frasi o brevi storie.

Materiale necessario: timbri con lettere dell’alfabeto, cartellini su cui scrivere i ruoli, tampone di inchiostro, fogli bianchi (volendo si può utilizzare anche il quaderno).

Schedario sulle operazioni

Autrice: maestra (Emi)Lia Venturato

Strumento per l’allenamento con le operazioni in colonna

A volte fare esercizio sul quaderno è un po’ faticoso e, soprattutto, ognuno va alla propria velocità. Ecco che le schede con autocorrezione permettono ad ognuno di fare quanto riesce e senza fretta.

Ogni bambino autonomamente prenderà una scheda plastificata, la copierà sul proprio quaderno, la svolgerà e, dopo, andrà a prendere la scheda con le soluzioni per correggere e valutare il proprio lavoro.

Schede con le operazioni da stampare e plastificare.

Schede con i risultati.

Aggiornamento: ho scelto di modificare i risultati delle operazioni inserendo il resto come una divisione che resterebbe da fare ma che, con i nostri strumenti (ossia senza decimali) non si può portare avanti.
Nelle schede aggiornate quindi troverete risultati tipo:
258 : 9 = 28 r.6:9 (a voler significare che il 6 che resta andrebbe diviso in 9 pezzettini equivalenti; che la divisione non è finita ma si ferma qui per le competenze che abbiamo a questo livello).
I bambini che si autocorreggono con la calcolatrice notano subito che i risultati delle schede non sono gli stessi che dà la calcolatrice. Credo sia importante veicolare fin da subito l’idea che si possa raggiungere un risultato ancora più vicino al vero… usando via via strumenti migliori e, soprattutto che… quel 6 è ancora un numero intero da suddividere.

Proseguendo con i  colori che avevamo dato, insieme ai bambini, alle operazioni, ho contrassegnato ogni scheda con il colore delle operazioni che vi si trovano, tramite pezzettini di carta colorata. Sul pdf trovate la lettera corrispondente al colore laddove ho, nell’originale, attaccato la striscia di carta colorata, prima di plastificare.

V – verde (addizioni)

R – rosso (sottrazioni)

B – blu (moltiplicazioni)

G – giallo (divisioni)

Laddove le operazioni sono da svolgere a mente ho inserito l’immagine del pensiero a fumetto.

Doppia doppia

Autori/Autrici: maestro Luca Randazzo, maestra Eleonora Biddle, maestra Raffaella Pagliei

Esercizio autocorrettivo ortografico per le doppie

Ahi ahi, le doppie!

Quanti bambini e bambine si impantanano in questo problema ortografico e se lo trascinano dietro per anni? Lungi da me pensare di risolvere del tutto la questione, ho creato questo semplice strumento, con il quale si possono tenere in esercizio nel trovare e nel trascrivere parole che contengano suoni doppi.

Il gruppo territoriale di Pisa se n’è appropriato e diverse insegnanti hanno contribuito ad arricchirlo con frasi nuove. Ora ce n’è un bel numero!

Trovate i file da scaricare qui:

doppiadoppia1, doppiadoppia2, doppiadoppia3, doppiadoppia4, doppiadoppia5,doppiadoppia6, doppiadoppia7, doppiadoppia8doppiadoppia9

Qui trovate le istruzioni per costruirlo, le accortezze per usarlo e la licenza: doppia doppia – istruzioni e licenza

Accentaio

Autore: maestro Luca Randazzo

Esercizio autocorrettivo ortografico per gli accenti

Una volta affrontato il problema degli accenti, del quale ogni parola è dotata, ma che solo se cade sull’ultima vocale ha un segno grafico, qualche bambino e qualche bambina ha bisogno di esercizi di rinforzo. Eccone uno molto semplice e autocorrettivo.

Il bambino o la bambina troverà un aiuto a fine frase: tra parentesi c’è il numero degli accenti da trovare. In fondo è un po’ una caccia al tesoro.

Trovate il file da scaricare qui: accentaio

Qui trovate le istruzioni per costruirlo, le accortezze per usarlo e la licenza: accentaio – istruzioni

Forza 4 grammaticale (nomi-verbi)

Autore: maestro Luca Randazzo

Gioco per imparare a distinguere nomi e verbi

L’analisi grammaticale è sempre un argomento a rischio noia. Per questo ho pensato di introdurre un gioco che permetta di imparare a distinguere i nomi dai verbi. Si tratta del conosciuto Forza 4. Lo scopo dichiarato del gioco è quello di completare una fila di 4 pedine, in orizzontale, in verticale o in diagonale. Ovviamente lo scopo reale è quello di ragionare sui nomi, sui verbi e su tutte quelle parole che possono avere entrambe le funzioni grammaticali a seconda dell’uso che se ne fa. Continua la lettura di Forza 4 grammaticale (nomi-verbi)

Il villaggio delle parole

Autrice: maestra Eleonora Biddle (+ versione modificata di Luca Randazzo)

Formazione delle frasi e analisi grammaticale

Fin dalla prima, con i bambini della mia classe, ci siamo divertiti a esplorare la lingua italiana e la sua grammatica attraverso esperimenti, ipotesi e scoperte. In terza abbiamo iniziato a leggere “La grammatica è una canzone dolce” di Erik Orsenna, e con un pizzico di fantasia stiamo iniziando a dare il nome corretto a tutte le categorie di parole che possono comporre una frase, osservate negli anni precedenti. Nella narrazione di Orsenna le parole vengono presentate come tribù, ognuna con il suo compito e ruolo; noi abbiamo provato ad immaginare quali sarebbero potute essere le loro case. Abbiamo immaginato che gli articoli vivessero nel campanile, perché “camminano davanti ai nomi scuotendo un campanello: attenzione, il nome che mi segue è un maschile; attenzione, è un femminile”; che i nomi vivessero in alti palazzi, perché molto numerosi visto che devono “mettere su tutte le cose del mondo un’etichetta per raccapezzarsi”; che la tribù degli aggettivi vivesse nei negozi perché sono coloro che vestono i nomi; la tribù delle azioni (per ora non sono ancora verbi) infine l’abbiamo immaginata in una grande fabbrica, per la loro caratteristica iperattività; infine c’è la grande tribù delle parole corte che è rimasta tale dalle prime indagini sulla lingua e quest’anno pian piano andrà a costruire nuove tribù. Questo strumento mira a allenare le capacità di composizione delle frasi e di discriminazione delle varie categorie grammaticali affrontate fino ad oggi. L’attività richiesta è sostanzialmente individuale, ma niente vieta (soprattutto in un primo periodo) di farlo a coppie, in modalità di cooperazione e/o tutoraggio.

Qui trovate il file per stampare lo strumento.

Più avanti nell’articolo potete trovare una versione differente del Villaggio delle Parole, creata da Luca. Continua la lettura di Il villaggio delle parole

Che nome sei?

Autore: maestro Luca Randazzo (+ versione complessa della maestra Chiara Mantegazza)

Esercizio autocorrettivo sulle caratteristiche grammaticali dei nomi: maschile/femminile o singolare/plurale

Ci sono dei bambini e delle bambine che hanno bisogno di un rinforzo su maschile/femminile e singolare/plurale. Dopo aver lungamente affrontato l’argomento in classe, ho creato questo semplice materiale autocorrettivo. È un semplice esercizio, nel quale, ognuno con il suo tempo, deve trovare le caratteristiche di alcuni nomi.

Vi potrà sembrare strano ma molti bambini e bambine amano questo tipo di esercizio ripetitivo, che consente di consolidare una conoscenza e di sedimentarla per bene. Inoltre, l’autocorrezione immediata permette un’immediata gratificazione.

Le istruzioni per il montaggio si trovano, insieme alla licenza, qui: ISTRUZIONI E LICENZA

Il materiale è disponibile qui:  CHE NOME SEI?

La maestra Chiara Mantegazza ha creato una versione più complessa che utilizza anche le categorie di derivato, collettivo, alterato e falso alterato, eccetra. Le istruzioni e la licenza sono le stesse.

Trovate questa versione qui: MA CHE NOME SEI?