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Monosillabi accentati

Autore: maestro Luca

Monosillabi accentati

Con scarsa fantasia, pubblico un esercizio sull’utilizzo dei monosillabi accentati: li/lì – la/là – se/sé – ne/né – da/dà – si/sì – te/tè – di/dì

Non so se esista un modo meno noioso di imparare questa lista di sillabe che possono avere l’accento o non averlo a seconda del significato e della funzione che hanno nella frase.

Ad ogni modo, meglio un esercizio autocorrettivo con le mollette da eseguire come rinforzo solo in caso di bisogno, che una scheda fotocopiata sul quaderno a tutti, no?

Grafico incompleto

autore: maestro Luca e maestra Giulia

Grafico incompleto

In classe seconda e terza ci siamo addentrati nell’analisi dei cambiamenti climatici. Per poter capirci qualcosa abbiamo dovuto affrontare precocemente la lettura dei grafici. Sembra semplice, ma non lo è. Tanti bambini e bambine hanno bisogno di trovarsene davanti diversi, prima di diventare abili nel collocare i dati in un istogramma o in un grafico a linee.

Grafico incompleto – esercizio da eseguire

Abbiamo quindi realizzato questo strumento autocorrettivo molto utile. Un cartoncino plastificato che rappresenta un grafico incompleto viene incernierato ad un foglio di carta da lucido con le spirali normalmente utilizzate per la rilegatura di tesi e fotocopie. Esistono anelli di diametro diverso, noi abbiamo usato quelli piccoli, in modo che i due fogli rimanessero molto vicini.

Grafico incompleto – esercizio controllato

Quando il bambino ha completato il grafico con il pennarello, infatti, lo controlla girando la pagina del lucido. Se si sovrappone perfettamente… è giusto!

Coniugatore verbale

Autore: maestro Luca Randazzo

Coniugatore verbale

Come scoprire con la classe i diversi tempi verbali è compito dell’insegnante. Noi in questo ciclo abbiamo creato una lunga storia di pupazzi dispersi nei boschi e siamo andati a frugare all’interno del testo per capire come i verbi dell’indicativo abbiano funzioni diverse.

Dopo un lungo lavoro di analisi, però, è tempo di esercitarsi. Ecco qui dunque, già bello e pronto, un mazzo di verbi già coniugati, dei quali “indovinare” il tempo: presente, futuro semplice, imperfetto, passato prossimo, trapassato prossimo, passato remoto.

Bocca aperta bocca chiusa

Autore: maestro Luca Randazzo e la classe quinta della scuola primaria don Milani

Bocca aperta bocca chiusa

Sarà per colpa del Covid, ma nella mia classe alcuni alunni e alunne confondono e ed è, che peraltro si riconoscono perfettamente, anche senza ragionare sulla loro funzione, dal diverso suono, aperto e chiuso.

Questo è un semplice esercizio costruito dagli alunni e dalle alunne della mia classe per aiutare i compagni. Con l’aiuto di uno specchietto, chi si esercita può controllare la propria bocca. Si apre o rimane socchiusa?

Aggettivi di ogni tipo

Autore: maestro Luca Randazzo

Una volta affrontati o scoperti gli aggettivi mi serviva un esercizio autocorrettivo di rinforzo che raggiungesse un doppio obiettivo: il riconoscimento all’interno di una frase e la categorizzazione. Mi sono limitato a 4 tipi: qualificativi, indefiniti, dimostrativi, possessivi. Ovviamente è possibile crearne un’estensione che comprenda frasi con altri tipi, ma a me pare che già questi quattro siano sufficienti alla scuola primaria.

Aggettivi di ogni tipo

Il funzionamento è semplice. Il barattolo è dotato di 4 mollette da bucato di legno, su ognuna delle quali ho scritto “qualificativo”, “indefinito”, “dimostrativo”, “possessivo”. Io ne ho messe 8, in realtà, in modo da dare la possibilità a due bambini/e di usarlo contemporaneamente.

Altra accortezza: in ogni frase ci può essere un aggettivo o due, ma di tipo diverso.

Gioco delle cannucce

Autrice: maestra Rita Di Ianni

Questo è un gioco con infinite possibilità.

I bambini della mia classe ci giocano in questo modo: estraggono una carta e ricreano la configurazione disegnata utilizzando piccole cannucce ed elastici;

sul quaderno scrivono il numero che hanno rappresentato e poi lanciano il dado della sottrazione (facce: -10, -9,-8, -7, -6, -5), scrivono l’operazione che il dado suggerisce e provano a “calcolarla” utilizzando le cannucce.

Infine il risultato viene riportato sul quaderno.

Un prezioso approfondimento sul conteggio legato alle cannucce si può trovare nel progetto PER CONTARE (https://www.percontare.it/).

Stampa, plastifica e ritaglia le carte da gioco. Assembla in un contenitore almeno 200 piccole cannucce (io le ho ritagliate) e in un altro posiziona piccoli elastici e un dado con le operazioni su cui lavorare; io in questi giorni per esempio sto lavorando con le facce: -10, -9,-8, -7, -6, -5.

Buon divertimento!

Schedario autocorrettivo – operazioni (entro 100)

Autrice: maestra (Emi)Lia Venturato

Per lavorare in autonomia sulle operazioni a mente

Ci sono momenti in cui alcuni bambini hanno bisogno, oppure piacere a mettersi alla prova, correggendo in autonomia i propri, eventuali, errori.

Questo piccolo schedario (formato A6) permette di lavorare, usando anche i suggerimenti scritti in fondo alla scheda. Ci tengo a precisare sempre ai miei alunni che non sono obbligati a seguire la procedura consigliata, anzi, possono trovarne di proprie e di più funzionali. Ma li invito a leggere il trucchetto proposto perché potrebbe aiutarli.

Qui potete trovare il file con le operazioni e le istruzioni per l’uso.

Qui invece quello con i risultati.

Pesca una piramide… di numeri

Autrice: maestra (Emi)Lia Venturato

Un gioco per lavorare sulla quantità tramite addizioni e sottrazioni

Le piramidi di numeri le avevo usate varie volte e mi erano sempre piaciute, perché, diciamolo, sono divertenti. Ricordano un po’ i cruciverba, i passatempi intelligenti con cui sia i grandi che i piccini passano volentieri il tempo.

Durante un corso di formazione del Progetto ArAl ho avuto modo di riflettere ancora più profondamente sui vari livelli a cui possono essere utilizzate. Prima completandole dal basso verso l’alto, poi inserendo i numeri mancanti, poi scrivendo anche i numeri dentro i mattoncini in forma non canonica.

Per adesso ho predisposto uno strumento che risponde solo al primo e al secondo livello livello, e con i numeri fino a 20. Ma sento già il bisogno di ampliare il lavoro e lo sentono anche i bambini.

Ovviamente, prima di usare lo strumento è necessario affrontare le piramidi con la nostra guida, cercare di capire insieme come funzionano, quali possono essere i trucchetti da mettere in gioco. Ma questo lo sappiamo, lo strumento autocorrettivo funziona quando con la classe è stato fatto prima un percorso di ricerca sull’argomento e si sono costruite insieme le conoscenze necessarie ad utilizzarlo al meglio.

Qui potete trovare il file per costruire e usare ‘pesca una piramide‘; quello in cui i numeri sono alla base e vanno ricostruiti i piani superiori in successione.

Qui invece potete trovare ‘pesca una piramide coi buchi‘, dove ci sono da inserire i numeri mancanti. La serie di piramidi è la stessa del file precedente, ma mancano solo alcuni numeri.

Un primo upgrade del lavoro l’ho fatto poi fare ai bambini direttamente dando queste istruzioni. Stanchi di lavorare solo entro il 20, si sono messi a produrre piramidi più difficili.

Le case dei numeri

Autrice: maestra (Emi)Lia Venturato

Uno strumento, con autocorrezione, per consolidare la conoscenza delle quantità fino a 100

Spesso, come esercizio, si costruiscono sul quaderno le case dei numeri, scrivendo sul tetto il numero che abita lì e componendo le due stanze di ogni piano con numeri che, messi insieme, formano quello del tetto.

Nella mia scuola usiamo un quaderno speciale, con le case già disegnate, che facilita il lavoro soprattutto ad alcuni bambini. Ma niente toglie che siano i bambini a disegnarle sul quaderno.

Con queste strisce di case già pronte, ma non complete, i bambini, da soli o in coppia, possono esercitarsi a trovare ‘quanto manca per arrivare a…’.

Qui trovate il file da stampare e plastificare, con le istruzioni per costruire lo strumento e quelle per usarlo.