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Scatolina viola delle frasi

Autore: maestro Luca Randazzo

Esercizio a coppie per la costruzione di semplici frasi

Scatolina viola delle frasi

Ci sono alcuni bambini e alcune bambine che faticano moltissimo a capire la segmentazione del flusso sonoro: sia lo spazio tra le parole, che il punto fermo in fondo alla frase. Questo avviene nonostante in classe si scriva continuamente: quello che ci accade, testi liberi, lettere ai compagni, proposte per l’assemblea, giornale di classe se c’è…

Avevo quindi bisogno di un materiale che permettesse loro di costruire delle semplici frasi per poi leggerle, trascriverle, mettendo un trattino tra le parole e il puntino rosso, come lo chiamiamo noi, in fondo.

Dopo vari tentativi (uno dei quali ha portato a frasi più semplici che trovate qui: IO) mi sono ridotto a questo semplicissimo ma efficace oggetto. Sono frasi di poche parole che vanno riordinate, costruendo un messaggio di senso compiuto.

Non c’è controllo, ma si potrebbe creare semplicemente. Io preferisco che sia autocontrollata nella coppia di pari o di peer tutoring. È utile per questo materiale l’uso del quaderno di legno.

Istruzioni e licenza di rilascio sono qui: ISTRUZIONI E LICENZA

L’esercizio-gioco è qui: SCATOLINA VIOLA #1, SCATOLINA VIOLA #2, SCATOLINA VIOLA #3, SCATOLINA VIOLA #4

Caccia alla scatolina

Autrice: maestra Francesca Quagli

Un gioco per imparare le posizioni

Lo scorso anno mi sono trovata di fronte ad una sfida: come rendere divertente l’imparare i concetti topologici con i bambini e le bambine di classe prima? 

Attingendo alle mie esperienze di tirocinio e ai molti strumenti visti nelle classi che ho visitato, ho creato questo gioco per proporre in maniera simpatica e piacevole l’esercizio, il consolidamento e il loro ripasso.

Caccia alla scatolina consiste in un’attività individuale dove i bambini e le bambine, in autonomia, dovranno fare dei disegni nella giusta posizione seguendo delle indicazioni. Nonostante questo, nulla vieta che il gioco possa essere usato a coppia (io leggo, tu disegni e viceversa) in modo da includere l’allenamento nella lettura e nella comprensione delle prime frasi brevi.

Infinite sono le possibilità e infinite sono le combinazioni da proporre all’interno dei cartellini (perché non farle creare direttamente da loro in coppia o in piccolo gruppo?) rendendo questo gioco personalizzabile e tagliato ad hoc per qualunque classe!

La licenza è indicata sui file; le immagini sono tutte prese da openclipart.org.

Di seguito i file da stampare:

Girin-girando

Autrice: maestra (Emi)Lia Venturato

Un gioco pressoché infinito sui percorsi

Mi sto appassionando ai giochi ‘infiniti’ (cioè quelli che finiscono quando non ne hai più voglia ma, potenzialmente, potrebbero andare avanti ancora tanto).

Questa passione è nata dal senso di impotenza che provo quando un bambino mi viene accanto, mentre sto lavorando con un compagno dai tempi più lenti, e mi dice: ‘maestra ho finito tutte le schede dello schedario… ora che faccio?’.
Ecco che, dopo l’uso delle classiche carte da gioco (infinite per eccellenza) ho sentito il bisogno di inventare altro.

Pensando ai percorsi che devo fare per geografia mi sono immaginata il bimbo di cui sopra, che, in un battito d’ala, finisce tutte le schede da me predisposte in lunghe ore di lavoro. Da questo è nato il Girin-girando.

Si tratta di una griglia piena di immagini con 4 punti di partenza (A,B,C,D).

Con le tessere che ho preparato si fanno 10 percorsi per ogni partenza. Ma il gioco è pressoché infinito perché si può decidere di arrivare su un’altra figura oppure sulla stessa, facendo però un’altra strada.

Ecco che, chi finisce le carte, avrà l’onere di prepararne di nuove e passare così dall’esercizio di interpretare il percorso scritto a quello di scriverne di propri, aumentando la banca dati della classe.

Niente toglie che il Girin-girando possa essere usato a coppia (io scrivo i percorso che voglio farti fare, tu lo svolgi e poi ti dico se sei arrivato sulla figura giusta). Oppure altri giochi che, certamente verranno in mente ai bambini.

Da qui puoi scaricare il pdf con tutto lo strumento

Sviluppo del Girin-girando

Il Girin-girando è diventato più grande (anche se con una griglia con un minor numero di quadrati) per poterlo usare con il robottino.


Questa volta le istruzioni da dare sono diverse, perché vanno pensate dal punto di vista del robot che si muove.
La programmazione dei passi e delle rotazioni permette ai bambini di divertirsi, cambiando punto di vista e familiarizzando con la destra e la sinistra relative.

Con un quarto di lenzuolo disegnato e colorato con i pennarelli, è nato il nostro tabellone gigante. Ora ogni bambino può decidere punto di partenza, punto di arrivo e percorso, programmandolo e verificandolo tramite il robot.

La figura esatta

Autore: Emanuele Gagliardini, Primi esercizi di lettura, Erickson

Esercizio di prima lettura, di logica e di comprensione figurata

La figura esatta

Da questo libro (Emanuele Gagliardini, Primi esercizi di lettura, Erickson), che vi invito assolutamente a comprare, magari con i soldi dell’adozione alternativa al libro di testo, io ho estratto tre materiali autocorrettivi simili: la figura esatta, sembrano uguali e vero/falso. (Potete ricavarne anche altri!)

Una volta comprato il libro, si tratta di tagliuzzarlo (prima va fotocopiarlo, però, perché è stampato fronte e retro). Dovete poi incollare le striscioline su supporti più rigidi, magari colorati, mettere le risposte sul retro, plastificare e comprare delle mollette tipo quelle per i panni ma piccole.

Il primo esercizio si chiama la figura esatta. Una sola frase illustra tre immagini, delle quali solo una è esatta. Il bambino mette la molletta sull’immagine e poi gira la schedina per controllare se trova il tick o la croce.

Sembrano uguali

Il secondo esercizio ha più frasi e più immagini. Qui la logica la fa da padrone! A quale immagine si riferiscono ognuna delle frasi? Ho scritto il numero su delle mollette colorate, ognuna delle quali verrà messa sull’immagine che si ritiene corretta. Il controllo in questo caso consiste nel verificare se il numero sul retro si trova nella stessa posizione della molletta.

Vero o falso

Terzo e ultimo gioco è un vero o falso. Anche in questo caso ho scritto VERO e FALSO su alcune mollette che i bambini di volta in volta scelgono di attaccare in fondo alla frase. Quando girano la scheda, verificano la corrispondenza.

[ATTENZIONE: In nessuna maniera questo articolo può essere interpretato come un invito all’utilizzo illegale del libro in oggetto, che è tutelato ovviamente dai diritti d’autore.]

Dieci domande

Autori/Autrici: maestro Luca Randazzo, maestra Eleonora Biddle, maestra Valentina Guerrieri, maestra Raffaella Pagliei, maestra Olga Brucciani, maestra Simonetta Antichi, maestra Eugenia Renda

Esercizio autocorrettivo di comprensione del testo narrativo

Dieci domande

Chi fa didattica senza libro di testo, alla lunga sente la necessità di strumenti di comprensione della lettura graduati a difficoltà crescente. È vero che in classe si legge molto insieme, che si discute su quel che si legge. È vero che la biblioteca di classe offre numerosi libri di narrativa che i bambini e le bambine possono autonomamente leggere in classe e a casa e poi consigliare ai compagni.

Tuttavia per molti la lettura resta superficiale e degli strumenti che invitino a porsi il problema di cosa si è capito, prima relativamente alle informazione esplicite, poi a quelle inferenziali o globali, sono per me necessari. Su questo blog trovate anche altri strumenti per la comprensione, che vanno usati prima, dopo o insieme a questo.

Poiché questa esigenza era comune a molti nel nostro gruppo territoriale, abbiamo realizzato 10 domande in gruppo, in modo cooperativo. Per le domande abbiamo usato questo schema qui: COMPETENZE DI LETTURA .

Abbiamo lavorato su due livelli: l’azzurro con testi di lunghezza massima 190 parole, il verde con lunghezza massima 290 parole. Ogni testo è seguito da 10 domande, afferenti ai punti 1,2,3, 5a, 5b del documento sopra citato (con due domande per ogni punto). La scheda risposte è uguale per tutti, mentre il controllo ovviamente è relativo al singolo testo.

Tutto quello che dovete fare è stampare e utilizzare il materiale. Però saremmo lieti se voleste aiutarci a migliorarlo, o correggendo imperfezioni nelle domande o nelle risposte, o producendo altri testi con domande usando le stesse caratteristiche che abbiamo usato noi.

Testi e domande: LIVELLO AZZURRO, LIVELLO VERDE.

Controlli: CONTROLLI AZZURRI, CONTROLLI VERDI.

La scheda risposte è qui: SCHEDA RISPOSTE.

La licenza di rilascio è qui: LICENZA

Io

Autore: maestro Luca Randazzo

Esercizio a coppie per la costruzione di semplici frasi

Io – costruttore di frasi

Ci sono alcuni bambini e alcune bambine che faticano moltissimo a capire la segmentazione del flusso sonoro: sia lo spazio tra le parole, che il punto fermo in fondo alla frase. Questo avviene nonostante in classe si scriva continuamente: quello che ci accade, testi liberi, lettere ai compagni, proposte per l’assemblea, giornale di classe se c’è…

Avevo quindi bisogno di un materiale che permettesse loro di costruire delle semplici frasi per poi leggerle, trascriverle, mettendo un trattino tra le parole e il puntino rosso, come lo chiamiamo noi, in fondo.

Dopo vari tentativi (uno dei quali ha portato a frasi più complesse che trovate qui: SCATOLINA VIOLA) mi sono ridotto a questo semplicissimo ma efficace oggetto. Sono tutte frasi che iniziano con IO (da cui il nome) e comprendono un’azione e il suo completamento. In ogni frase ci sono 4 o 5 parole massimo.

Non c’è controllo, ma si potrebbe creare semplicemente. Io preferisco che sia autocontrollata nella coppia di pari o di peer tutoring. È utile per questo materiale l’uso del quaderno di legno.

Istruzioni e licenza di rilascio sono qui: ISTRUZIONI E LICENZA

L’esercizio-gioco è qui: IO#1, IO#2, IO#3.

Dialoghi punteggiati

Autore: maestro Luca Randazzo

Esercizio autocorrettivo sull’uso della punteggiatura nei dialoghi

Dialoghi punteggiati

I dialoghi sono un bel calderone di piccole regole di punteggiatura. Ci sono le virgolette aperte e chiuse, che io chiamo microfono acceso e spento.

Poi ci sono i due punti, ma solo dopo il narratore e la lettera minuscola del narratore quando segue la voce… Un bel guazzabuglio.

Dopo un solido lavoro di classe, propongo questo materiale di esercitazione, costruito con un vecchio fumetto.

Le istruzioni per la costruzione, l’utilizzo e la licenza si trovano qui: ISTRUZIONI E LICENZA

Le tabella base, con la quale costruire le schedine si trova qui: DIALOGHI PUNTEGGIATI – SCHEDA BASE

Virgola o punto?

Autore: maestro Luca Randazzo

Esercizio logico e fonologico sulla punteggiatura

Virgola o punto?

Mi sono trovato a dover fronteggiare un problema che si ripete puntualmente ad ogni ciclo. Bambini e bambine che usano correttamente il punto fermo da anni, una volta scoperta la virgola sembrano dimenticarne l’uso e a confonderlo con il nuovo segno. Ma la virgola è “più figa” del punto o è proprio un segno con una funzione diversa?

Dopo averci giocato insieme con i confronti dei testi e di come l’uso della virgola possa modificare il senso di un discorso, ecco qui un esercizio di consolidamento. Sono due frasi diverse (buon vecchio punto), oppure si tratta di una sola frase con dei “cambi di tono” e delle parti aggiunte (virgola)?

Le istruzioni per la costruzione, l’utilizzo e la licenza si trovano qui: ISTRUZIONI E LICENZA

Le frasi da stampare si trovano qui: VIRGOLA O PUNTO?

Virgolaio

Autore: maestro Luca Randazzo

Esercizio autocorrettivo sull’uso della virgola

Virgolaio

Il virgolaio è un semplice esercizio sulla virgola come segno che divide la parte principale di una frase da una sua secondaria non necessaria o da un inciso. Si tratta di un esercizio fonologico, non grammaticale. I bambini sono invitati a pronunciare la frase alla ricerca di “cambi di tono” nella voce.

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