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Le carte di Bubal

Autrice: maestra (Emi)Lia Venturato

Gioco per il consolidamento delle quantità da 1 a 20

Il lavoro comincia con la lettura alla classe di ‘La grande invenzione di Bubal’ di Anna Cerasoli, ottimo libro dai grandi spunti!

Cercavo un sistema per far lavorare i bambini con le quantità e con l’uso delle proprie mani che non fosse solo il contare quantità richieste da me. Volevo inoltre spingerli a collaborare e quindi a giocare insieme.

Il libro di Bubal permette di ragionare sull’importanza del contare ma anche di avere cifre semplici da scrivere, semplici da leggere e comprensibili ad altri per poter ricordare e comunicare le quantità.

Con Bubal si fa esercizio sull’uso delle mani e si imparano a conoscere (inconsapevolmente) dei numeri molto simili a quelli romani, che tengono al proprio interno il concetto di quantità, a differenza delle cifre indo-arabiche.

Il lavoro si inserisce in uno più esteso che parte dal libro della Cerasoli e si arricchisce di contenuti passando dalla figura di Leonardo Fibonacci,  con il suo grande contributo dovuto all’aver portato in Italia e in Europa i numeri indoarabici.

Questa attività con i numeri di Bubal è la prima fase. La seconda sarà giocare con i numeri di Leonardo (nonché del nostro mondo), molto più astratti ma incredibilmente più utili per le grandi quantità.

In questa fase i bambini sono chiamati a giocare con numeri che corrispondono alle proprie dita e mani, svincolati dalle cifre che usiamo comunemente. Credo che serva, soprattutto a quei bambini che hanno da familiarizzare ancora con le quantità e non sono pronti per passare alla sintesi indoarabica.

Bubal ci fa familiarizzare anche con la decina. Tutte quelle mani disegnate sul muro (sì… certamente dovete leggere il libro, se non lo avete già fatto) ci spingono a contare velocemente per dieci (dieci, due volte dieci, tre volte dieci, quattro volte dieci…).
I numeri usati dagli uomini, tanto tempo fa, erano proprio simili a quelli usati da Bubal. I numeri grandi venivano raggruppati di cinque in cinque… in modo molto simile a quanto fatto con i numeri piccoli. Non mi addentrerò nel dettaglio dei numeri romani, ma penso non faccia male accennare alla somiglianza con essi. In qualche modo, imparando la matematica insieme… stiamo, velocemente, ripercorrendo la storia dei numeri!

Le carte di Bubal durante il giocoIl file pdf per stampare le carte, che contiene anche le istruzioni per costruire ed usare il gioco, lo trovate qui.

La correzione viene fatta per confronto con i compagni.

Trova la coppia

Autrice: maestra Eugenia Renda

Gioco per il consolidamento della lettoscrittura di parole con M, L, R, S, T

Questo gioco è nato dalla necessità di consolidare la lettura e la scrittura di parole bisillabe e trisillabe in modo divertente. È un memory, in cui le coppie sono formate da una tessera con l’immagine e da un’altra con la parola corrispondente.

Si può usare anche per la dettatura e correzione di parole in autonomia, individualmente o in coppia.

Le istruzioni per giocare e per costruirlo sono nel file che trovate qui.

I disegni sono tratti dai siti www.coloratutto.it e www.midisegni.it

Confronta-quantità

Autrice: (Emi)Lia Venturato

Per presentare e poi far giocare i bambini con i simboli = e <>

Per presentare ai bambini i simboli di maggiore/minore e di uguale ho costruito con i cartoncini e con i fermacampioni degli strumenti.

Ho costruito con il cartoncino e dei ferma-campioni uno strumento da usare alla lavagna. Con l’ausilio di figurine e gommapane (per attaccare tutto quanto alla lavagna o ad una superficie verticale) gioco con i bambini a confrontare la quantità di destra con quella di sinistra e sistemare il segno giusto. Le figurine che vedete nelle foto le ho ereditate dal maestro Luigi Lo Scalzo, che ancora ringrazio per l’aiuto datomi nel primo anno di insegnamento.

Un altro strumento (preparato in più copie) mi serve invece per far giocare i bambini in coppia o in piccolo gruppo usando le carte da gioco (a cui tolgo le figure).

La forza delle carte, secondo me, è quella di avere sia le quantità che le cifre (ogni bambino trova infatti quello che più gli serve; qualcuno usa ancora la quantità, altri guardano ormai solo le cifre, ma vedendoli giocare risultano tutti alla pari).
L’altra caratteristica importante è quella di poter essere lette in entrambi i versi. Lavorando con questo strumento il bambino che lavora ha un punto di vista diverso da quello dei bambini di fronte a lui; entrambe sono però matematicamente equivalenti e corrette. Sul quaderno ognuno di loro riporta ciò che vede. Qualcuno scriverà 5<9 qualcun altro invece 9>5.

Questo serve a far capire loro che non esiste un simbolo che si chiama ‘maggiore’ e uno che si chiama ‘minore’ ma che è lo stesso simbolo che si legge da entrambi i versi. Far credere che siano due simboli è uno dei misconcetti matematici da evitare fortemente. In italiano si legge da sinistra a destra, in ‘matematichese’ non esiste un verso di lettura. È importante che questo sia chiaro fin dalla prima classe.

9>5

posso leggerlo da sinistra a destra ‘9 è maggiore di 5’, oppure da destra a sinistra ‘5 è minore di 9’.

È importante lasciarli liberi di leggere come preferiscono, l’importante è che capiscano il concetto e che dicano cose corrette, senza forzarli nel verso.

Descrizioni, a mio parere, corrette di questa disuguaglianza possono essere:
* il cinque è minore del 9
* il nove è maggiore del 5
* il più piccolo è il 5
* il più grande è il 9
o forme verbali simili.
L’importante è che non si blocchino nel voler ricordare qual è il simbolo di maggiore e quale di minore, visto che non ne esistono due diversi ma uno solo.

Lo schedario autocorrettivo: lettura di quantità

Strumento per esercitarsi nella lettura veloce di quantità ordinate

Nel file trovate le schede la lettura di quantità da svolgere e, di seguito, le schede con i risultati.

Ogni bambino autonomamente prenderà una scheda plastificata, scriverà sul quaderno ‘SCHEDA N. …’, scriverà il numero corrispondente alle palline disegnate e, dopo, andrà a prendere la scheda con le soluzioni per correggere e valutare il proprio lavoro.

Io ho stampato le schede in modalità: 4 pagine per foglio. Così vengono delle schedine in formato A6 che mi sembrano comode da usare. Ho poi incollato sul margine superiore una stella filante colorata, prima di plastificarle, per renderle più belle.

In fondo al file delle schede trovate anche una tabella riassuntiva da tenere aggiornata da ogni bambino. Quando il bambino prende la scheda da fare segna con una x di averla presa. Poi, segna nella colonna accanto il voto che si è dato (con le faccine). Se la scheda è stata svolta correttamente, bene! Altrimenti, a distanza di tempo il bambino può riprenderla e provare a farla di nuovo, annotando il nuovo risultato sulla propria tabella riassuntiva.

Schede con le domande

Schede con le risposte