Come scoprire con la classe i diversi tempi verbali è compito dell’insegnante. Noi in questo ciclo abbiamo creato una lunga storia di pupazzi dispersi nei boschi e siamo andati a frugare all’interno del testo per capire come i verbi dell’indicativo abbiano funzioni diverse.
Dopo un lungo lavoro di analisi, però, è tempo di esercitarsi. Ecco qui dunque, già bello e pronto, un mazzo di verbi già coniugati, dei quali “indovinare” il tempo: presente, futuro semplice, imperfetto, passato prossimo, trapassato prossimo, passato remoto.
Una volta affrontati o scoperti gli aggettivi mi serviva un esercizio autocorrettivo di rinforzo che raggiungesse un doppio obiettivo: il riconoscimento all’interno di una frase e la categorizzazione. Mi sono limitato a 4 tipi: qualificativi, indefiniti, dimostrativi, possessivi. Ovviamente è possibile crearne un’estensione che comprenda frasi con altri tipi, ma a me pare che già questi quattro siano sufficienti alla scuola primaria.
Il funzionamento è semplice. Il barattolo è dotato di 4 mollette da bucato di legno, su ognuna delle quali ho scritto “qualificativo”, “indefinito”, “dimostrativo”, “possessivo”. Io ne ho messe 8, in realtà, in modo da dare la possibilità a due bambini/e di usarlo contemporaneamente.
Altra accortezza: in ogni frase ci può essere un aggettivo o due, ma di tipo diverso.
Ho portato un mappamondo in classe e i bambini spontaneamente hanno inventato un semplice gioco da aggiungere al nostro piano di lavoro: hanno scritto su tanti foglietti i nomi della nazioni da cercare e, a coppie, ci hanno giocato estraendone uno ed andando alla ricerca del paese indicato.
Per molti di loro è stato un divertimento costruirlo e scoprire i vari nomi scritti sul mappamondo piuttosto che, in un secondo momento, andare a cercarli. Mancavano infatti i punti di riferimento e spesso ne uscivano frustrati per non aver trovato il luogo indicato.
Ho pensato così di creare questo gioco in modo tale che potessero cercare le nazioni avendo come primo riferimento il continente cui appartengono, c’è infatti una carta speciale da tenere sempre in primo piano che ricorda dove si trovano i vari continenti. In un secondo momento, se proprio non si trova la nazione indicata, è possibile voltare la carta e cercare l’indicazione della croce nel planisfero politico.
Si consiglia di stampare a colori fronte-retro, plastificare e giocare con uno o più mappamondi.
Strumento per allenarsi a riconoscere e nominare i poligoni
Un semplice gioco di classe per riconoscere, nominare e disegnare alcuni poligoni (triangolo scaleno/equilatero/rettangolo, parallelogramma, rombo, trapezio scaleno/isoscele/rettangolo etc..).
Il gioco è pensato per coinvolgere l’intera classe o un gruppo ristretto di alunni.
Chi vuole allenarsi a scrivere brevi testi qui trova una serie di tracce divertenti o strane, che offrono uno spunto da cui partire per mettere in moto le idee.
Le suggestioni propongono tipi di testi diversi: descrittivi, narrativi reali o fantastici, regolativi, lettere, poesie…
In alcuni casi è indicato il numero massimo di 2 pagine, per evitare che la scrittura divenga troppo dispersiva, ma si può anche decidere che non sia un’indicazione vincolante. Altro dettaglio da decidere prima insieme è se la fascetta si sceglie o si pesca a caso.
Una volta scritto il testo il bambino o la bambina può autocorreggerlo con la scheda di correzione o può farlo correggere ad un compagno o una compagna, sempre attraverso l’uso della scheda.
Questo strumento si presta ad essere utilizzato a lungo nel tempo, perché le fascette con le tracce possono essere aggiunte o rinnovate.
Un gioco per rinforzare l’uso del dizionario e ampliare il lessico
Il Dizionario è uno strumento tanto utile quanto complesso da utilizzare. Per allenarsi ad usarlo si può giocare a inventare i significati delle parole difficili e verificare sul dizionario se le definizioni corrispondono.
Si gioca in coppia o in gruppo: si pesca una parola e ognuno scrive sulla propria scheda quale pensa sia il suo significato. Quando tutti hanno scritto, si cerca insieme sul dizionario e si scopre chi si è avvicinato di più!
Questo strumento si presta ad essere “giocato” nel tempo, di anno in anno: si possono inserire via via parole nuove, magari quelle difficili quando le si incontra nei testi, oppure la terminologia specifica degli argomenti di studio.
Battaglia navale sulle caratteristiche fisiche dell’America
Questo materiale è il frutto del lavoro di ricerca della classe che ci ha portato a indagare la migrazione italiana nelle Americhe alle fine dell’Ottocento, inizio Novecento. Uno sviluppo immediato è stato quello della scoperta del territorio del continente . Questo ci ha poi portato a cercare gli effetti dei cambiamenti climatici in quel continente, ma questa è un’altra storia.
Magari a voi interesserà l’Asia o l’Europa. Ad ogni modo il procedimento di costruzione e utilizzo è lo stesso.
Associato a questo materiale, c’è quello per l’America politica. Lo trovate qui: PUZZLE DELL’AMERICA.
Questo materiale è il frutto del lavoro di ricerca della classe che ci ha portato a indagare la migrazione italiana nelle Americhe alle fine dell’Ottocento, inizio Novecento. Uno sviluppo immediato è stato quello della scoperta degli stati che compongono il continente e della loro collocazione geografica.
Magari a voi interesserà l’Asia o l’Europa. Ad ogni modo il procedimento di costruzione e utilizzo è lo stesso.
Mi sono trovato a dover fronteggiare un problema che si ripete puntualmente ad ogni ciclo. Bambini e bambine che usano correttamente il punto fermo da anni, una volta scoperta la virgola sembrano dimenticarne l’uso e a confonderlo con il nuovo segno. Ma la virgola è “più figa” del punto o è proprio un segno con una funzione diversa?
Dopo averci giocato insieme con i confronti dei testi e di come l’uso della virgola possa modificare il senso di un discorso, ecco qui un esercizio di consolidamento. Sono due frasi diverse (buon vecchio punto), oppure si tratta di una sola frase con dei “cambi di tono” e delle parti aggiunte (virgola)?
Le istruzioni per la costruzione, l’utilizzo e la licenza si trovano qui: ISTRUZIONI E LICENZA
Il virgolaio è un semplice esercizio sulla virgola come segno che divide la parte principale di una frase da una sua secondaria non necessaria o da un inciso. Si tratta di un esercizio fonologico, non grammaticale. I bambini sono invitati a pronunciare la frase alla ricerca di “cambi di tono” nella voce.