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Battaglia navale della punteggiatura

Autrice: maestra Raffaella Del Bono

Gioco per collocare correttamente i segni di punteggiatura

Battaglia navale della punteggiatura

Questo gioco è una geniale creazione di Raffaella Del Bono, maestra MCE di Pontedera. L’idea si basa sul gioco della battaglia navale, solo che invece delle navi, bisogna colpire punti, virgole, due punti e virgolette!

Si gioca con due testi. Ogni giocatore tiene la propria scheda gioco e il controllo del compagno. Colpito, colpito affondato, acqua!

Esiste anche una versione semplificata che potete trovare qui.

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Schedario autocorrettivo – operazioni

Autrice: maestra (Emi)Lia Venturato

Per lavorare in autonomia sulle operazioni in colonna

Nei file allegati troverete la procedura, le schede con le operazioni da svolgere, le schede con i risultati e la valutazione.

Ogni bambino autonomamente prenderà una scheda plastificata, la copierà sul proprio quaderno, la svolgerà e, dopo, andrà a prendere la scheda con le soluzioni per correggere e valutare il proprio lavoro.

Scarica qui le schede

Gioco dell’oca – matematico – livello avanzato

Autrice: maestra (Emi)Lia Venturato

Un gioco dell’oca in cui si va avanti rispondendo a domande matematiche

Questo strumento è nato come gioco dell’oca, poi, come potete leggere in fondo all’articolo, si è trasformato ed è diventato un gioco di carte. Continua la lettura di Gioco dell’oca – matematico – livello avanzato

Il villaggio delle parole

Autrice: maestra Eleonora Biddle (+ versione modificata di Luca Randazzo)

Formazione delle frasi e analisi grammaticale

Fin dalla prima, con i bambini della mia classe, ci siamo divertiti a esplorare la lingua italiana e la sua grammatica attraverso esperimenti, ipotesi e scoperte. In terza abbiamo iniziato a leggere “La grammatica è una canzone dolce” di Erik Orsenna, e con un pizzico di fantasia stiamo iniziando a dare il nome corretto a tutte le categorie di parole che possono comporre una frase, osservate negli anni precedenti. Nella narrazione di Orsenna le parole vengono presentate come tribù, ognuna con il suo compito e ruolo; noi abbiamo provato ad immaginare quali sarebbero potute essere le loro case. Abbiamo immaginato che gli articoli vivessero nel campanile, perché “camminano davanti ai nomi scuotendo un campanello: attenzione, il nome che mi segue è un maschile; attenzione, è un femminile”; che i nomi vivessero in alti palazzi, perché molto numerosi visto che devono “mettere su tutte le cose del mondo un’etichetta per raccapezzarsi”; che la tribù degli aggettivi vivesse nei negozi perché sono coloro che vestono i nomi; la tribù delle azioni (per ora non sono ancora verbi) infine l’abbiamo immaginata in una grande fabbrica, per la loro caratteristica iperattività; infine c’è la grande tribù delle parole corte che è rimasta tale dalle prime indagini sulla lingua e quest’anno pian piano andrà a costruire nuove tribù. Questo strumento mira a allenare le capacità di composizione delle frasi e di discriminazione delle varie categorie grammaticali affrontate fino ad oggi. L’attività richiesta è sostanzialmente individuale, ma niente vieta (soprattutto in un primo periodo) di farlo a coppie, in modalità di cooperazione e/o tutoraggio.

Qui trovate il file per stampare lo strumento.

Più avanti nell’articolo potete trovare una versione differente del Villaggio delle Parole, creata da Luca. Continua la lettura di Il villaggio delle parole